Domande frequenti

Grazie alla moderna “tecnologia del freddo” tutti i surgelati Soavegel raggiungono i -18°C nel più breve tempo possibile. Questo velocissimo abbassamento di temperatura è il primo “segreto” della loro superiore bontà e qualità. Infatti, la rapida cristallizzazione dell’acqua contenuta negli alimenti “blocca” istantaneamente le vitamine e le altre sostanze nutritive, preservandole dal naturale ma inesorabile “impoverimento” dopo la preparazione. Inoltre, la rapida formazione dei cristalli di ghiaccio mantiene inalterata la struttura cellulare, e quindi la consistenza, l’aspetto e il sapore di ogni prodotto.

Il prodotto scongelato non può essere surgelato più volte perchè perde le sue proprietà nutritive ed organolettiche originarie; inoltre deve essere consumato entro 24 ore, poichè, una volta interrotta la catena del freddo, si potrebbero verificare delle modifiche chimiche, biochimiche e microbiologiche.

L’offerta dei prodotti surgelati è estremamente ampia e permette di nutrirsi in maniera sana e variata, recuperando inoltre cibi e culture alimentari tradizionali senza nessun rischio per la salute. I surgelati permettono di avere a disposizione in tempi rapidissimi piatti di gastronomia pronti, nelle giuste dosi e con valori nutrizionali bilanciati. Ed è proprio questo un aspetto importantissimo insito nell’offerta dei surgelati: il poco tempo a disposizione porta spesso a nutrirsi in maniera inopportuna ed esagerata, con dei carichi nutrizionali eccessivi. Il concetto alimentare trasmesso dal consumo dei surgelati è invece estremamente rassicurante e allontana il pericolo di malnutrizione: nutrirsi in maniera corretta e gratificante è possibile.

La “catena del freddo” è l’espressione, entrata nell’uso corrente, che indica il ciclo completo delle operazioni di conservazione e trasporto dei surgelati, dallo stabilimento di produzione al banco di vendita al pubblico.
Nella commercializzazione dei surgelati vige la legge del loro mantenimento, dalla produzione al consumo, ad una temperatura non superiore ai -18°C. Da ciò nasce la delicatezza delle operazioni distributive e la regola, inderogabile, di disporre di una catena ininterrotta ed efficiente.

L’invenzione di questo procedimento di conservazione risale agli anni Trenta, quando lo statunitense Clarence Birdseye mise a punto il primo procedimento industriale per la loro produzione. Perciò le moderne tecnologie di surgelazione possono contare su quasi 70 anni di esperienza e, soprattutto, di ininterrotto successo. Basti pensare che solo in Italia, dal 1960 ad oggi, il consumo annuo di surgelati è passato da zero a 650.000 tonnellate, e che attualmente esso è un’abitudine per il 90% delle famiglie italiane.